MISTERO, CONFUSIONE E MISTIFICAZIONE
- DALLA COFFA CON FURORE, DETTAGLI E INFORMAZIONI, EMPATIA, IMPARIAMO INSIEME ~ TECNICHE NARRATIVE, IRONIA SITUAZIONALE, MISTERO, CONFUSIONE E MISTIFICAZIONE, MOSTRARE, PERSONAGGI, SAVE THE CAT, SCENE, UN PROCIONE AL GIORNO
SAVE THE CAT: SCAGIONARE UN COLPEVOLE
Guardando per la milionesima volta Zootropolis (dico che mi obbligano i bambini ma non è affatto vero…), ho notato una cosa interessante che metterò nella mia CASSETTA DEGLI ATTREZZI personale, e che magari potrebbe fare comodo anche ad altri. Concettualmente, la CASSETTA DEGLI ATTREZZI è quel luogo – nella mente di un autore e nel suo computer – in cui accumula tutto ciò che gli può tornare utile nel percorso che lo porterà a imparare il “mestiere della scrittura” Che sia riferito alla narrativa, alla saggistica o altro, non ha importanza. E nemmeno, per estensione, che lo sia all’illustrazione, alla falegnameria o all’allevamento di ostriche. Non mi sto inventando nulla;…
- EMPATIA, IMPARIAMO INSIEME ~ TECNICHE NARRATIVE, IRONIA DRAMMATICA, MISTERO, CONFUSIONE E MISTIFICAZIONE, NARRATORE ATTENDIBILE, NARRATORE INAFFIDABILE, NON-RECENSIONI, PRIMA PERSONA, PUNTO DI VISTA
UN SOTTILE GIOCO DI PRESTIGIO
NON-RECENSIONE DI “CUORE A RAZZO FARFALLE NELLO STOMACO” Non sempre sento l’esigenza di parlare di un libro che ho appena letto, ma a volte sì. E questa è una di quelle volte. In questo caso lo faccio per due motivi: il primo non me lo ricordo, ma il secondo è perché questo libro può insegnare tanto. Sia in termini umani che narrativi. Mi piace il fatto che Cuore a razzo farfalle nello stomaco di Barry Jonsberg sia un libro per ragazzi; perché aiuterà a formare la consapevolezza individuale degli adulti di domani. E che, soprattutto, lo faccia con quell’ironia travolgente, ma per niente scontata, e quella tenerezza che ti fa…
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DA COSA NASCE L’ESIGENZA DI MOSTRARE?
Perché si parla tanto del DOVER mostrare? Ci avete mai pensato? Senza liquidare il tutto con “sono pippe mentali da rompicoglioni indottrinati che non saprebbero riconoscere l’arte nemmeno se gli calpestasse il cervello”, intendo. Che benefici può apportare a una storia scritta? (Sì, oggi ci limitiamo a circoscrivere alla scrittura, perché per altri mezzi è implicito mostrare. O almeno dovrebbe esserlo…) Nel senso, se posso scrivere apertamente “qualcosa” con poche parole semplici e chiare, perché dovrei prendermi la briga di mostrarla, con un aumento esponenziale di sbattimento e fatica? Eh. Perché MOSTRARE non è un DOVERE ma una STRATEGIA. Una tra le più efficaci per conseguire almeno tre obiettivi, tutti…
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INCREDIBILE, INIMMAGINABILE, INDESCRIVIBILE, INSPIEGABILE
Una storia deve SEMPRE darci tutte le risposte per essere una buona storia? Domanda interessante. Ma questo è un tema un po’ delicato che mette in campo un piccolo paradosso di cui fa sempre bene parlare. Abbiamo visto che il narratore può essere ATTENDIBILE, e INAFFIDABILE in modo variabile, per disparati motivi. Abbiamo anche visto che un narratore inaffidabile può tacerci una parte delle informazioni perché non le ha, le ignora, o perché deliberatamente vuole tenercene all’oscuro. Poi, che una CONFUSIONE MIRATA serve per abbattere i muri di ciò che riteniamo vero per sostituirlo con un’altra verità differente. E anche che la MISTIFICAZIONE fine a sé stessa per motivi “futili”…
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DEMOLIRE UNA VERITÀ PER SOSTITUIRLA CON UN’ALTRA
Non c’è niente di più brutto di capire che siamo stati presi in giro. Raggirati. Gabbati come coglionazzi. Soprattutto se è stato fatto senza alcun motivo. Ecco, sì. Soprattutto quello. La MISTIFICAZIONE fine a sé stessa “perché sì”, in una storia, è una scelta che può veicolare una fortissima indignazione da parte di chi l’ha fruita. Scegliere cosa tacere e cosa dire deve essere il frutto di un ragionamento consapevole. SEMPRE. “Si ha un effetto molto diverso quando la confusione non è usata dal narratore semplicemente per mistificare su fatti minori della storia, ma per demolire le convinzioni del lettore sulla verità stessa, cosicché egli sia preparato a riceverla quando…