NIENTE VIENE DAL CIELO
“Sorridi. Abbassa le spalle. In dentro la pancia. Stendi le ginocchia. Ruota quelle anche. Di più… Ancora di più.
Braccia sostenute. In dentro quei pollici, non sei uno scaricatore di porto.
Più leggera su quei salti. I piediiii! Stendi le punte!”
Magari non avete mai sentito questo genere di frasi, ma vi assicuro che una ballerina ne ha sentite a vagonate.
La danza è la massima espressione di eleganza e delicatezza, vero?
Un’arte eccelsa volta alla perfezione della forma, e alla grazia.
Già.
Il punto è che ciò che si vede sul palcoscenico è la somma di tutto il sudore e la fatica fatti alla sbarra e in sala prove.
NIENTE viene dal cielo.
NIENTE viene in modo facile.
TUTTO è un inesorabile ed estenuante divenire di sofferenza e determinazione.
Per questo, la foto. Perchè mostra che, racchiusa dietro una graziosa superficie di raso satinato, ci sono le sbucciature, la sofferenza e gli sbagli reiterati.
Cosa c’entra con la scrittura? C’entra tutto.
Perché anche lì NIENTE viene dal cielo. E NIENTE viene in modo facile.
Sta TUTTO in quanto si decide di impegnarsi a imparare.
Ah, sì: il talento. Ho sentito mentre lo sussurravate.
La predisposizione verso qualcosa? Serve in parte.
La natura ti può dare bei piedi, ma non bastano solo quelli.
Allo stesso modo in cui imparare a fare tutti i passi correttamente non ti rende una ballerina.
Serve emozione, tenacia, rispetto, passione, determinazione, umiltà, perseveranza, abnegazione, e molto altro ancora.
Se ci unirete il talento, sarete una “Etoile”, altrimenti sarete comunque su quel palcoscenico in maniera più che dignitosa.
#Unprocionealgiorno…
© Redazione Coffa ~ Erika Sanciu. Tutti i diritti riservati.