AUTORE IMPLICITO,  EVENTI,  MOSTRARE

WE WANT YOU!

Il procione chiama a raccolta!

Negli ultimi giorni sono incappata in una serie di post interessanti su vari gruppi di scrittura.

Il primo era un esercizio di “Show, don’t tell” in cui si chiedeva agli autori di scrivere una scenetta “mostrata”, dando delle specifiche “narrate”.

All’inizio ho seguito i commenti per rendermi conto di COSA gli autori intendano per “mostrare”.

E ne sono emerse diverse considerazioni interessanti:

  •  la prima è che c’è molta nebulosità riguardo a cosa sia lo “show, don’t tell”, di cui si parla moltissimo, ma di cui non ci sono tante spiegazioni chiare al riguardo. (E questo inevitabilmente lascia terreno prolifico per innescare la diatriba al riguardo);
  •  la seconda è che gli esempi proposti all’esercizio creano inevitabilmente spazio per poter parlare di cosa sia l’AUTORE IMPLICITO che, come per il MOSTRARE, ha dei contorni spesso vaghi quando si cerca di definirlo;
  •  la terza è riuscire a smentire la convinzione che esista una sorta di APPIATTIMENTO STILISTICO dovuto al mostrare (argomentazione che spesso viene portata in campo quando si parla di “raccontare in contrapposizione al mostrare”);
  •  la quarta è comprendere quale delle due vie sia oggettivamente più impattante per il lettore;
  • la quinta è che queste cose sono strettamente interconnesse fra loro. Vanno proprio a braccetto. E che quindi è giusto parlarne per avere un quadro generale.

Per questo ho bisogno di voi.

Potrei scrivere io gli esempi da farvi, ma risentirebbero tutti del MIO modo di scrivere, e quindi del mio AUTORE IMPLICITO, perciò ho bisogno che qualche prode autore si presti a questo ESPERIMENTO LETTERARIO.

Darò delle specifiche per costruire una piccola scenetta, niente di trascendentale: roba che vi prenderà un ventina di minuti, ma spesi per una buona causa.
Il post sarà tenuto in alto per alcuni giorni, sentitevi liberi di taggare chi pensate che abbia piacere di partecipare.
Vi chiederò di inviare i file delle scenette a Redazione Coffa (il blog) attraverso il modulo “CONTATTA IL PROCIONE” che vi rimanderà direttamente al link.

Eccallà:

STEP 1: farò un post in cui metterò nei commenti le varie scenette, e ve le sottoporrò in maniera anonima.
Gli utenti che leggeranno il post potranno commentare e lasciare i like, in questo modo vedremo cosa ogni scenetta ha evocato in ognuno di loro e se le specifiche richieste sono state rispettate.

STEP 2: le scenette saranno inserire negli articoli riguardanti gli argomenti menzionati sopra, a quel punto verrà nominato l’autore a cui appartiene l’estratto inviato.

Mi piacerebbe che vi metteste in gioco.
È un modo per avvicinarsi sempre di più alla consapevolezza e per comprendere cosa possiamo imparare reciprocamente da altri autori come noi.

SPECIFICHE DELLA SCENA:

Andrea siede al bancone del bar; non si trova a suo agio in quel posto, ma ha avuto una brutta giornata a lavoro e ha bisogno di bere.
Il barista è un panzone misogino, gli piacciono gli AC/DC e ha i capelli unti. Si trovano a fare due chiacchiere mentre il barista flirta con la cameriera tatuata che probabilmente vorrebbe essere sulla spiaggia, invece che lì a servire birre alle cinque del pomeriggio.
Andrea ha una corporatura esile, i capelli biondi e gli occhiali. L’idea di tornare a casa l’atterrisce: come farà a dare la notizia del trasferimento alla sua famiglia?

#EserciziProcionici

# Nota1: Avete tempo fino a domenica 19 maggio 2019 per mandarmi le scenette.
# Nota2: Il fatto di mandare la scenetta automaticamente autorizza il Procione a pubblicare sulla pagina e sul blog con le finalità sopraelencate.
# Nota3: Nessun procione verrà maltrattato.
# Nota4: Sì, nelle categorie degli argomenti del modulo di contatto esiste quella “INSULTI GRATUITI”: ci piace essere democratici.

Grazie per aver letto.

#HoDettoCheNonFaLaLapDance…

🦝

© Redazione Coffa ~ Erika Sanciu. Tutti i diritti riservati.

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