LA COFFA È SERVITA,  SHERLOCK HOLMES DEVE MORIRE... quando il personaggio eclissa l'autore

6 ~ BOOM! FLANDERZONED!

OSCURAMENTO

BOOM!

«Ma siete impazziti?! Chi ha fatto partire quella bordata?! Non si gioca con i cannoni… se proprio dovete, almeno fateli girare…»

Ok, gente, siamo tutti un po’ satolli e arrivare al clou dell’eclissi richiede tempo. E si sa che le cose che richiedono tempo nascondono un sacco di insidie. Meglio sedersi su questa bella amaca e farsi cullare dal rollio…

No, eh! Basta con cannoni e rollamenti vari! Non vi inebetite. Concentratevi, vi voglio belli vigili quando ci saranno cose interessanti da dire, altrimenti il Capitano ci farà fare un giro di chiglia a tutti. Che è sicuramente peggio di farsi impiccare e bon!

Davvero non credete che ci sia qualcosa di peggio della morte?!

Vediamo se riesco a smentirvi.

La disperazione che può creare un personaggio oscurante è tanta, e cercare di farlo fuori è sicuramente una scelta drastica, ma non è l’unica che ha un impatto devastante.

Ci sono altri modi per vendicarsi sui propri personaggi e, per quanto a volte lo si faccia in maniera inconsapevole, se fai del male a qualcuno, ne paga le conseguenze.

Esiste una pratica che è stata chiamata FLANDERIZZAZIONE, che non suona bene come The Butterfly Effect, lo ammetto, ma è comunque qualcosa che vale la pena di conoscere. Deriva da Ned Flanders. Lo conoscete tutti, vero? Se non lo conoscete, siete dei pagani e dovete assolutamente rimediare. D’oh!

I Simpson” è una serie che dura da più di venti anni… lo so, in confronto a Beautiful sono sciocchezze, ma nasconde un sacco di trappoloni come ogni maratona che si rispetti.

Avete mai corso la maratona?

Io OVVIAMENTE no. Ma anche se non l’avete mai fatto sapete che va affrontata con un approccio diverso rispetto a una corsetta di mezz’ora.

Torniamo un attimo indietro: in pratica, la Flanderizzazione è la graduale trasformazione di un personaggio nella propria macchietta, attraverso l’esaltazione o l’esasperazione di una caratteristica peculiare.

Eh?! Che ho detto?

Sembra una supercazzola in piena regola, ma no.

In sostanza, è l’appiattimento graduale di un personaggio facendo leva su qualcosa che lo caratterizza.

In contrapposizione al percorso di stratificazione che abbiamo fatto: è una sorta di involuzione.

Perché avviene?

Soprattutto per scelte stilistiche, o per esigenze di pubblico (lo so, dire “per vendetta” sarebbe stato più fico, ma non è necessariamente sempre vero).

Si tratta di un sacrificio, come quando giochi a scacchi: se vuoi tenerti la Regina, magari fai fuori il tuo alfiere. Una scelta di priorità.

Se devi mantenere alto il mood comico (o drammatico), sacrifichi l’integrità del personaggio per far ridere il Pubblico.

Così Ned Flanders, da amorevole vicino, padre di famiglia e cattolico, diventa gradualmente un invasato religioso bacchettone, contrapposto a Homer Simpson. «Salve salvino anche a te, Ciccio!»

Un altro esempio: un personaggio avido fa scelte per arricchirsi cospicuamente, a lungo andare arriva a tradire i propri amici per comprarsi un Big Mac, con patatine formaggiose, anche se non aveva molta fame.

La cosa interessante è che, non solo si possono accentuare difetti come l’avidità o la stupidità: rendendo i personaggi, da sciocchi sempliciotti, dei babbei di prima categoria… ma anche le virtù non sono in salvo.

Vogliamo parlare dell’effetto MacGyver?

Passare dall’essere dei ragazzini brillanti al costruirsi robot guerrieri con puntine da disegno, scotch di carta e marshmallows?

Adesso, siete davvero certi di non aver mai assistito a questo genere di cose? Non ritenete che l’umiliazione pubblica di un personaggio sia peggiore del piantargli una pallottola in testa in malo modo?

Io non ne sarei così certa…

#SherlockHolmesDeveMorire

#LaCoffaèservita

© Art by Erika Sanciu

 

27 Settembre 2018.

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