- COERENZA, IMPARIAMO INSIEME ~ TECNICHE NARRATIVE, MISTERO, CONFUSIONE E MISTIFICAZIONE, NARRATORE ATTENDIBILE, NARRATORE INAFFIDABILE, UN PROCIONE AL GIORNO
INCREDIBILE, INIMMAGINABILE, INDESCRIVIBILE, INSPIEGABILE
Una storia deve SEMPRE darci tutte le risposte per essere una buona storia? Domanda interessante. Ma questo è un tema un po’ delicato che mette in campo un piccolo paradosso di cui fa sempre bene parlare. Abbiamo visto che il narratore può essere ATTENDIBILE, e INAFFIDABILE in modo variabile, per disparati motivi. Abbiamo anche visto che un narratore inaffidabile può tacerci una parte delle informazioni perché non le ha, le ignora, o perché deliberatamente vuole tenercene all’oscuro. Poi, che una CONFUSIONE MIRATA serve per abbattere i muri di ciò che riteniamo vero per sostituirlo con un’altra verità differente. E anche che la MISTIFICAZIONE fine a sé stessa per motivi “futili”…
- CORRELATIVO OGGETTIVO, DETTAGLI E INFORMAZIONI, IMPARIAMO INSIEME ~ TECNICHE NARRATIVE, UN PROCIONE AL GIORNO
L’IMPORTANZA DI UN DETTAGLIO SIGNIFICATIVO
Un dettaglio può fare la differenza in una storia? Quando? Ma soprattutto QUALI sono i dettagli che la fanno davvero? In fin dei conti, il DETTAGLIO è una minuzia, una goccia in un mare di altre gocce scritte. Perché qualcuno di essi dovrebbe avere più importanza? «Ovviamente perché ci si nasconde il diavolo in mezzo…» No, dai. Seriamente. Perché anche i DETTAGLI, come le grandi cose, PARLANO. Quelli utili, ovviamente. (Su quali siano i dettagli utili lo potete vedere in un articolo dedicato, proprio qui.) Però, mi sono capitati sotto gli occhi due utilizzi che valeva la pena di far emergere, e quindi mi sembrava giusto darvi questi spunti. Uno:…
- DETTAGLI E INFORMAZIONI, IMPARIAMO INSIEME ~ TECNICHE NARRATIVE, MISTERO, CONFUSIONE E MISTIFICAZIONE, PUNTO DI VISTA, UN PROCIONE AL GIORNO
DEMOLIRE UNA VERITÀ PER SOSTITUIRLA CON UN’ALTRA
Non c’è niente di più brutto di capire che siamo stati presi in giro. Raggirati. Gabbati come coglionazzi. Soprattutto se è stato fatto senza alcun motivo. Ecco, sì. Soprattutto quello. La MISTIFICAZIONE fine a sé stessa “perché sì”, in una storia, è una scelta che può veicolare una fortissima indignazione da parte di chi l’ha fruita. Scegliere cosa tacere e cosa dire deve essere il frutto di un ragionamento consapevole. SEMPRE. “Si ha un effetto molto diverso quando la confusione non è usata dal narratore semplicemente per mistificare su fatti minori della storia, ma per demolire le convinzioni del lettore sulla verità stessa, cosicché egli sia preparato a riceverla quando…
- DESCRIZIONE DINAMICA, DESCRIZIONE STATICA, DESCRIZIONI, IMPARIAMO INSIEME ~ TECNICHE NARRATIVE, MOSTRARE
LA DESCRIZIONE: DOVE INIZIA? E DOVE FINISCE?
Come si costruisce una DESCRIZIONE funzionante? Perché alcune non riusciamo proprio a digerirle? E poi, servono davvero? Cominciamo al rovescio: sì, le descrizioni sono uno dei pilastri che tengono in piedi una storia. Quindi sono necessarie a costruire colore e atmosfera di ciò che stiamo fruendo. Contribuiscono a stimolare i nostri sensi e a generare un’idea individuale dei personaggi e degli scorci in cui è ambientata la storia. Però, c’è un però. Esistono due tipi di descrizioni: le descrizioni STATICHE; le descrizioni DINAMICHE. La DESCRIZIONE STATICA è quella in cui viene descritto e menzionato ogni singolo particolare presente nel nostro campo visivo, come se stessimo guardando in maniera fissa uno…
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MI FA TRE ETTI DI DIALOGUE TAG? AFFETTATO FINE, GRAZIE. (avevo detto fine, mapporc…)
Ok. Quanto pensate che siano stupidi i vostri lettori? Uoh, uoh, uoh, calma! Prima di rispondere “nieeeeenteee” tutti in coro, rispondete a questo: e voi quanto siete stupidi quando leggete? Avete risposto “nieeeeenteee”? Ottimo! Venite, vi porto al cinema con me: oggi vi spiego cosa sono i DIALOGUE TAG. Mentre prendete i pop corn (mi raccomando, caramellati. Grazie), mi soffermo per dirvi che esiste un modo per far sì che voi, e i vostri lettori, impariate a leggere nella mente di ogni personaggio. (In realtà sapete già farlo, ma vi faccio capire meglio cosa intendo, così magari ne prendete coscienza). Il Dialogue Tag si usa nei dialoghi: non è altro…
- DALLA COFFA CON FURORE, DETTAGLI E INFORMAZIONI, IMPARIAMO INSIEME ~ TECNICHE NARRATIVE, SCENE, WORLDBUILDING
DETTAGLI SÌ, DETTAGLI NO?
Come scegliete COSA sia importante mettere nelle scene che ambientate nelle vostre storie? Rispondere “a caso” sarebbe molto divertente e in alcuni casi pure vero, ma facciamo finta che non sia così. Facciamo finta che esista davvero un criterio in base al quale scegliere (visto che è così), e per farlo vi porto da Mediaworld, o in un qualsiasi altro negozio di computer. Allora, che computer vi serve? E quanto ve ne intendete? Lo so, sembra sempre che vi stia prendendo per il culo, ma provate a fidarvi. Vi dico che computer serve a me: mi serve un computer potente, con uno schermo grande, perché mi interessa disegnarci con la…
- AUTORE IMPLICITO, COERENZA, DALLA COFFA CON FURORE, DIALOGHI, IMPARIAMO INSIEME ~ TECNICHE NARRATIVE, NARRATORE E NARRAZIONE
A TU PER TU – SCRIVERE IN PRIMA PERSONA
«Scrivere, o non scrivere, in prima persona? Questo è il dilemma.» E soprattutto, come farlo bene? Siamo tutti certi che il nostro amico Willy se lo sia chiesto ripetutamente nell’Amleto, qualsiasi menzogna possano dirvi gli altri… Comunque, questo articolo nasce da una richiesta lanciata con un aeroplanino di carta, contenente anche biscotti dell’Ikea (ma quanto sono buoni?!), fin sulla coffa. Dove poltrisco abitualmente. Così ho indossato la mia divisa da supereroe paffuto e ho fatto mente locale. Partiamo dalle cose semplici: PER LA PRIMA PERSONA VALGONO LE STESSE REGOLE GENERALI DI NARRAZIONE IMMERSIVA E MOSTRATA DELLA TERZA. In entrambi i casi la storia prende corpo se la facciamo vivere ai…
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A CHI DAI LA COLPA?
Oggi il mio procione interiore si è svegliato polemico. E la mia domanda è: quando si smetterà di dare la colpa agli altri del fatto che siamo oggettivamente e fieramente handicappati culturali? Facciamo che io sia un autore Self, facciamo che scriva un libro senza nemmeno sapere come, facciamo che non venda (giustamente) un katsø, facciamo che allora decida di affidarmi a un sedicente editor che ne sa poco più di me, facciamo che mi spilli un po’ di soldi ma un po’ meno di quelli che spenderei per una CE (Casa Editrice) a pagamento, facciamo che rimetta il libro in vendita e che non venda comunque, e facciamo pure…
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MA TANTO È FANTASY!
«MA TANTO È FANTASY!» L’avete mai sentita la frase incriminata maledetta?! Io sì, si sente spesso. Di solito accompagnata da schiere di coloro che si battono per smentire, e schiere di coloro che inneggiano alla leggerezza del fantasy, in un limbo sospeso di immaginazione e libertà, scevro da ingabbiamenti mentali troppo razionali. Ma perché dovrebbe essere importante mantenere una certa coerenza in qualcosa che non esiste? È maniacalità? Sono seghe mentali di altissimo livello di disagio? La risposta suprema è: ATLANTIS. Sì, sì. Rileggete bene. Ho scritto proprio Atlantis: il film d’animazione Disney. ( Non l’avete visto? Guardatelo, pagani che non siete altro!) Confesso che l’illustratrice-wannabe che alberga impunita in…
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SULLE CORDE DI UN RICORDO
Voi lo sapete meglio di me: ci sono storie che sentono l’esigenza di essere raccontate. Altre invece è fondamentale ascoltarle. E poi, ce ne sono alcune, che beh, ti si conficcano nella testa e nel cuore, perché è giusto che stiano lì, a insegnare qualcosa e a mettere radici profonde. Come si può dare un senso alla morte, in funzione della vita, cercando di spiegarlo a un bambino? Eh. Potrei dire: “semplificando” (che non è mai un’opzione sbagliata), ma di sicuro non è facile. Gli adulti vedono la morte come una condanna. Il ticchettio spietato che ti strappa a coloro che ami, e a te stesso. Seppur con tutto l’impegno…
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LA MINACCIA FANTASMA
Lo spauracchio delle REGOLE Lo sentite il fuoco dell’Arte che brucia dentro di voi? Siete sicuri che non sia la peperonata di ieri sera?! Benone! Vediamo di fare un po’ di chiarezza, perché non posso far altro che constatare che sia latitante. Cari Jedi, avete la sensazione che qualcuno non ve la stia contando giusta? Lo sentite questo rantolio asmatico? È lui: non lo guardate troppo negli occhi, sennò son “uccelli per diabetici”. Già vi sento: «Eccone un’altra che vuole salire in cattedra e dirci a cosa DOVER credere». Nein! Anzi, prendo appunti pure io. ( Ehi, ma dove l’ho messa la penna?!) Lo sapete cos’è la NUDGE THEORY?…
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UMILTÀ O SUPERBIA?
DA QUANDO SONO DIVENTATI SINONIMI CONTRAPPOSTI DI IGNORANZA E COMPETENZA? […] «Sei superba. È questo il vero problema. Si vede in tutto quello che dici e nel modo in cui ti poni.» Olè! Fiesta! Fate partire il trenino, ragazzi! Ma prima del “Peppépeppépeppé” con la trombetta in bocca, togliamoci sto dente. Eccomi qui: sono io la superba. Piacere di conoscervi. Ma lo sono davvero? So che questo post potrebbe essere un’arma micidiale a doppio taglio ma mi gioco la carta del “Giudicatelo voi.” Ho pure “Esci gratis di prigione” nel risvolto della manica, sappiatelo. Comunque, voi quanto pensate di essere competenti in ciò che fate? E quanto avete approfondito l’argomento…